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Influencer: significato, tipologie e come guadagnano

branding social media marketing Jan 13, 2023
Influencer

È probabilmente una delle parole più pronunciate al giorno d’oggi, anche da chi non sa bene cosa significhi – o ne ha un’idea non del tutto chiara.

In realtà, il lavoro degli influencer non è nulla di nuovo, anzi: è qualcosa che esiste da sempre.

Prova a pensare: se sei abbastanza grande da ricordarti com’era il mondo prima dell’arrivo di internet, puoi realizzare come le opinioni di persone famose e considerate più esperte siano sempre state una delle armi migliori in pubblicità e nelle vendite.

Vero o no?

Da che mondo è mondo, alle cosiddette celebrità è sempre stato chiesto di promuovere prodotti particolari o consigliare i brand che preferiscono: dalla radio, ai giornali, alla televisione, era facile trovare volti noti nelle campagne pubblicitarie.

Quindi cosa è cambiato?

Due parole: social media.

Già, perché la nascita e la crescita delle piattaforme social ha permesso a determinate persone di esercitare la loro influenza come mai prima d’ora. La connessione e l’empatia che creano con gli altri utenti è infatti qualcosa di unico e innovativo: la distanza con il pubblico si è ridotta, dando la possibilità di entrare nella propria quotidianità.

Il risultato? Un’industria multimiliardaria.

Già, perché se pensando agli influencer la prima cosa che ti viene da dire è “ma questo non è mica un vero lavoro – quelli lì non fanno niente e passano la giornata a farsi selfie”, sappi che non è proprio così.

È un po’ lo stesso errore di credere che i social non abbiano un ruolo cruciale nel business…

Gli influencer sono e continueranno ad essere il futuro della pubblicità: al giorno d’oggi appartengono al mix di marketing di molte grandi aziende, rappresentando un modo super efficace per aumentare la consapevolezza del brand (e le vendite) in un modo più diretto, autentico e sincero.

Tantissime aziende collaborano infatti con loro per promuovere prodotti e servizi, scegliendo chi rispecchia l’identità e il posizionamento del proprio marchio e ha un rapporto di fiducia con i propri follower (i quali ovviamente sono molto numerosi).

Di conseguenza, i tempi in cui stare sui social era un semplice passatempo sono ben finiti (o forse non sono mai iniziati?): tra le storie di Instagram, i post di Facebook o i video su YouTube è quasi impossibile non imbattersi nella sponsorizzazione di un prodotto da parte di chi ha un seguito di un certo tipo.

Ma cosa significa veramente “influencer”? Cosa fa, come lavora e come guadagna?

Continua a leggere l’articolo: troverai tutte le risposte.

Chi è un influencer e cosa fa

Un influencer è una persona che condivide parte della sua vita attraverso i canali online, con una caratteristica fondamentale: ha il potere di influenzare le decisioni di acquisto di chi lo segue grazie alla sua fama e notorietà, alle sue conoscenze e competenze, oltre che ad un rapporto molto solido con un numero elevato di follower.

Il termine stesso deriva dalla parola inglese “influence” che significa “avere il potere di influenzare il modo in cui qualcuno pensa”.

Ecco quindi che un influencer sfrutta questa sua capacità per promuovere brand e marchi di aziende in cui si riconosce; lo fa solitamente dove la sua community si ritrova: social network, siti web o blog, video o altri canali digitali.

Ha un’immagine autorevole, è considerato esperto in qualcosa e si è costruito una reputazione nella sua nicchia di riferimento – a volte anche solo condividendo la propria vita quotidiana.

Forse potresti pensare che basti passare tutto il tempo sui social media, facendo selfie e cercando di sembrare importante, per assumere questo ruolo.

In realtà, ciò che fa la differenza da uno che fa questo lavoro sul serio è anche l’abilità di creare contenuti di valore. Un influencer infatti pubblica regolarmente sulle varie piattaforme digitali, creando tendenze e incoraggiando i seguaci ad acquistare i prodotti o servizi che promuovono.

Alcune delle sue attività in genere includono:

  • Realizzare immagini e video da postare sui social media, pubblicando regolarmente contenuti tematici o utili;
  • Ricercare marchi e loro prodotti per creare contenuti promozionali;
  • Scrivere didascalie per i contenuti che pubblicano per connettersi con la community;
  • Interagire coi propri follower, rispondendo a commenti e messaggi;
  • Impegnarsi in collaborazioni o partnership con altri influencer o con aziende;
  • Condurre attività promozionali.

Ancora una volta, è l’autenticità a fare la differenza – insieme alla scelta di brand in linea con la propria identità e i propri valori.

È sicuramente uno “strumento” (passami il termine) di marketing per le aziende, ma anche e soprattutto una risorsa di relazione sociale con cui i marchi possono collaborare per raggiungere i propri obiettivi di crescita.

In parole semplici, gli influencer formano l’opinione pubblica e dettano le tendenze. Questo è il motivo per cui è apparso l’influencer marketing, un tipo separato di marketing incentrato sul lavoro con questa categoria di utenti digitali.

Influencer: tipologie

Come ti dicevo, forse nella tua testa l’influencer per antonomasia è la ragazza giovane e famosa che pubblica foto e video a non finire su come si veste o come si trucca.

In realtà, di influencer ne esistono di vario tipo: dalle celebrità più disparate (artisti, atleti e star della cultura pop), a esperti del settore e leader di pensiero, dai micro-influencer ai blogger.

È possibile distinguerli in base a diversi criteri, tra cui il numero dei follower, il tipo di contenuti o il livello di influenza che esercitano.

Vediamo quindi le principali tipologie.

Tipologie di influencer per numero di follower

# Mega-influencer

Sono persone con almeno 1 milione di seguaci su una piattaforma social. Di solito si tratta di celebrità che hanno guadagnato la loro fama offline: star del cinema, sportivi, musicisti e persino protagonisti dei reality. Spesso hanno agenti che li guidano per concludere accordi di marketing con i brand.

# Macro-influencer

Sono un gradino più in basso rispetto ai mega-influencer, con follower compresi tra 400.000 e 1 milione. Sono artisti famosi (non quanto i primi) o esperti online di successo. Generalmente hanno un alto profilo e possono essere eccellenti nell’aumentare la consapevolezza del marchio.

# Micro-influencer

I micro-influencer sono normali persone comuni che sono diventate famose per la loro conoscenza all’interno di una nicchia specifica. In quanto tali, di solito hanno guadagnato un considerevole seguito sui social media tra i devoti di quel settore e hanno tra i 1.000 e i 40.000 follower.

# Nano-influencer

Questo è la tipologia “più recente”, se così possiamo dire. Si tratta di persone che hanno un numero di follower molto più ridotto, ma tendono ad essere esperti in un campo altamente specializzato. Puoi pensare ai nano-influencer come al proverbiale pesce grosso in uno stagno piccolo. In molti casi, hanno meno di 1.000 follower, ma questi ultimi sono spesso entusiasti e interessati, disposti a interagire con loro e ad ascoltare le loro opinioni.

Tipologie di influencer per tipo di contenuto

# Blogger

Spesso i blogger hanno delle relazioni molto autentiche e attive con i propri fan, su cui esercitano un condizionamento non da poco – non a caso i brand stanno sempre più riconoscendo e sfruttando il blogging tra le proprie strategie. Ecco quindi che in un loro articolo possono inserire la menzione ad un prodotto o scrivere un intero post sull’ultimo servizio di cui hanno usufruito.

# YouTuber

È abbastanza frequente che i content creator di video popolari inseriscano prodotti sponsorizzati sul loro canale, magari creando un’idea apposita o facendo una recensione.

# Podcaster

Il podcasting è una forma relativamente recente di contenuto online che sta crescendo in popolarità: anche in tal caso, l’autore può scrivere un episodio basandosi su un’idea specifica e collegarla al brand pubblicizzato, oppure inserire una pubblicità all’inizio del suo audio.

# Social networker

Naturalmente, blogger, podcaster e YouTuber sfruttano a loro volta i social per connettersi alla loro community; ci sono però anche influencer che si basano esclusivamente su Instagram o TikTok per fare il loro lavoro.

Tipologie di influencer per livello di influenza

# Celebrità

Tutto è iniziato con loro: atleti di fama mondiale, divi del cinema internazionali e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente non sono a buon mercato, ma la portata del loro passaparola è vastissima.

# Thought leader

I leader di pensiero guadagnano rispetto a causa delle loro qualifiche, della loro posizione o della loro esperienza sul loro argomento di competenza. Possono essere giornalisti, accademici, consulenti professionali, ma anche medici o figure sanitarie di vario tipo.

Ps. Dei thought leader ne ho parlato in modo più approfondito nel mio articolo qui.

# Opinion leader

Si tratta in questo caso di persone più “comuni”, ma con un’influenza superiore alla media sul proprio pubblico. Sono simili ai leader di pensiero, ma di solito hanno guadagnato la loro reputazione in modo più informale attraverso la loro attività online e la qualità dei contenuti che creano.

Come guadagnano gli influencer

Ecco un’altra domanda che forse ti sei posto più di una volta: ma com’è che fanno i soldi gli influencer?

Ancora una volta, è un lavoro come un altro, con contratti e accordi molto seri.

Le aziende investono risorse nella promozione attraverso l’immagine altrui e lo fanno solo in cambio di un vero tornaconto.

Detto questo, vediamo le principali modalità di guadagno degli influencer.

Post sponsorizzati: I post sponsorizzati sono uno dei modi più popolari per gli influencer di fare soldi. Basta pubblicare una foto o un video sul proprio profilo collegandolo a un prodotto o servizio selezionato.

Brand ambassador partnership: Una partnership come ambasciatore del marchio è un accordo tra un influencer e un’azienda, di cui l’influencer accetta di promuovere i prodotti o i servizi, spesso in esclusiva, in cambio di un compenso (sotto forma di denaro, prodotti gratuiti o altri vantaggi).

Affiliate marketing: Il marketing di affiliazione è un tipo di promozione basata sul passaparola: un’azienda premia gli affiliati con delle commissioni per ogni cliente portato dai suoi sforzi di marketing. Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere il mio articolo a riguardo: lo trovi qui.

Merchandising: gli influencer possono anche vendere via commerce prodotti brandizzati e personalizzati, che possono essere beni fisici, servizi, o prodotti digitali.

Traffico su altri canali: Infine, un ultimo ma altrettanto valido metodo per guadagnare con i social è quello di utilizzare la propria visibilità sulla piattaforma per portare il pubblico su canali esterni (blog, sito web, podcast, newsletter, video) che saranno successivamente monetizzati.

Conclusione

Il lavoro da influencer si basa su credibilità e trasparenza: non basta fare i fighi sui social per sfruttare la propria posizione e per fare business.

È un ruolo per cui la qualità del rapporto coi propri follower (e sì, anche la capacità di gestire i famosi haters) è fondamentale: solo se le persone si fidano ciecamente saranno poi invogliate a seguire i consigli sugli acquisti.

Tu cosa ne pensi a riguardo?

Ci sono degli influencer particolari che segui e la cui opinione è per te rilevante quando si tratta di cercare o scegliere un brand?

Fammelo sapere nei commenti!

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